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Regina della Famiglia

Storia delle apparizioni a Ghiaie sessant'anni dopo

 




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FENOMENI LUMINOSI


Don Giuseppe Piccardi

 

Don Giuseppe Piccardi, di Castione della Presolana (Bergamo), scrive:

"Non posso non fissare sulla carta, perché serva a testimonianza, quanto io ammirai a Ghiaie di Bonate il giorno 21 maggio 1944.

Il ricordo e l'impressione sono così vivi che mi sembra un fatto avvenuto ieri. Alle sei della sera di quel giorno ero con una moltitudine di gente sull'alto della morena che sovrasta il luogo delle apparizioni, poiché non era possibile, data la piena di gente, andare laggiù. A un certo punto sentii la gente che diceva: Guardate il sole, guardate il sole! Mi voltai anch'io tra il diffidente e il curioso e vidi il sole che uscito dalle nubi (il cielo minacciava acqua) girava su se stesso e per la velocità del movimento sembrava sbandasse. Nello stesso tempo vidi che proiettava fasci di luce, allora, per me, quasi costantemente giallo-oro. Tale colore lo contemplai anche quando il sole era velato da nubi fitte.

Anche chi mi era vicino, all'unanimità, diceva di costatare lo stesso movimento, ma in più di vedere anche altri colori: altri dicevano di aver visto nel sole i simboli dell'ostia, altri una Croce, chi la S. Famiglia, chi la Madonna.

Verso le otto, lasciata la morena, mi incamminai per il ritorno e sotto una leggera pioggia mi avviai alla casa del parroco. L

à trovai molte persone che commentavano i vari fatti di quella sera. Don Andrea Spada direttore dell'Eco mi chiamò in casa del parroco e mi domandò cosa avessi visto nel sole. Gli esposi quanto sopra ed egli prospettò la possibilità di una illusione ottica e di una suggestione collettiva. Stavamo discutendo, quando uno, non so chi, venne dentro a chiamarci, dicendo: Uscite, uscite, il sole gira ancora. Di colpo fummo in cortile e contemplai uno spettacolo quale non avrei mai potuto immaginare. Il sole al tramonto presentava il suo disco in un placido colore argenteo e lo vedevo vertiginosamente roteare su se stesso, dando talvolta l'impressione che per la velocità dovesse sbandarsi nel cielo. L'occhio lo potè fissare subito, senza fatica, con un senso dolce di riposo.

Ma il meraviglioso non fu tutto qui.

Nella sua rotazione il sole, quale girandola creata dal più bravo mago di fuochi d'artificio, lanciava fasci di luce or gialla, or verde, or violetta, con una vivezza tale, che le nubi attorno al sole ne erano meravigliosamente investite e formavano attorno ad esso un'aureola fantastica.

Un tale spettacolo, che io non mi attendevo più in quella sera, e che si mostrò invece così imponente, mi colpì in fondo all'anima. Esso fu per me una prova così evidente delle apparizioni della Madonna che un'altra prova non mi sarebbe sembrata così efficace. Ebbi anche l'impressione che ciò dovesse essere una prova definitiva e indiscutibile per tutti.

Poiché il fenomeno continuava nella sua imponenza, non riuscii più a tacere e diedi un grido di gioia, esclamando: "Oh! Come a Fatima, come a Fatima!".

Il prevosto di Ponte S. Pietro, che mi era vicino, mi scosse, richiamandomi a non so quale prudenza, mi disse: "Non dica per ora di queste cose!".

Costatai che nessuno dei presenti negò il fatto; e vi erano chierici, sacerdoti, professionisti, ecc. ecc., che ammiravano, ma non sapevano che dire. Tutto questo durò per un buon periodo di circa dieci minuti, finché una nube ricoprì il sole.

Ognuno cominciava a fare i suoi commenti, quando circa cinque minuti dopo il sole uscì di nuovo dalle nubi, ripresentando lo stesso spettacolo, e ricordo bene come il colore che io potei riscontrare in quella seconda fase, durata alcuni minuti, fu il violetto.

Durante la strada di ritorno verso Ponte S. Pietro mi trovavo accanto a parecchi giovani e ricordo bene come essi, col piti dai fenomeni di poco prima, guardassero, ed io con loro, alle nubi che ricoprivano il sole nella speranza di rivedere lo stesso spettacolo.

Ma il sole non si fece più vedere e tramontò in silenzio. Cosa gli si poteva domandare ancora?

O ha una nota soprannaturale questo fatto o non l'ha. Se l'ha è troppo evidente che è una prova dell'apparizione della Madonna. Se non l'ha, è tutta una esaltazione collettiva e un fenomeno ottico. Ma in questo caso mi chiedo:

Che valore ha perciò lo stesso fatto avvenuto a Fatima? Eppure quella fu una prova data dalla Madonna per la sua apparizione. Che spiegazione ne hanno data allora gli scienziati e quale spiegazione vorranno darci adesso? Finora nessuna" (v. D. Argentieri, o.c., pp. 98- 100).