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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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La sessualità nella visione cristiana


La bipolarità sessuale e la stessa vita sono tracce dell’intervento di Dio che ha impresso negli esseri viventi il suo marchio di fabbrica e la sua firma.
Dio, rivelato dal Signore Gesù Cristo, è amore spirituale purissimo, amore che unifica le tre Persone in un solo essere, una sola intelligenza, un solo volere.

In ogni singola creatura vivente è percettibile questa realtà che guida tutta la creazione: le parti del corpo sono pervase da una misteriosa simpatia e collaborazione.
È come se si amassero e questo «amore» le rende un solo essere.

Nella sessualità dei viventi inferiori vi è l'attrazione, il piacere, l'aiuto reciproco tra maschio e femmina degli animali.
Nell'amore umano profondo è già visibile una somiglianza con Dio: l'uomo e la donna tendono al dono di tutta la loro vita e di tutto il loro essere per sempre, formando un solo cuore e un'anima sola.

Secondo la Bibbia, Dio offre alla creatura umana il suo amore, in proporzione dell'apertura a lui della creatura stessa. A chi è disposto ad accettarlo e ricambiarlo solo in qualche misura, è proposta la fedeltà reciproca, la guida, le ricompense come tra un buon Re e il suo suddito affezionato. C'è poi, chi si dona a lui con generosità e allora egli si presenta come un sincero amico e provvido padre. Ma per chi è disposto all'amore divino, senza limiti, alla donazione totale, egli offre una comunione con lui paragonabile alla dedizione tra un giovane e una ragazza che si donano reciprocamente la vita.

Tuttavia la scoperta progressiva delle ricchezze spirituali dell'altro non li può soddisfare pienamente, perché essi sono creature limitate mentre il loro spirito aspira alla bellezza e all'amore infinito. Così si apre progressivamente un sentiero che conduce all'incontro con la fonte, cioè con colui che si chiama Amore.

Ed è qui che s'innesta il simbolo dell'amore sponsale proposto da Dio alla sua creatura e ripreso dal Signore Gesù Cristo il quale ha applicato a se stesso il nome di sposo. L'uomo e la donna sono a immagine di Dio perché tendono a identificarsi l'uno nell'altro, ma l'autentica identificazione beatificante viene offerta a ciascuna creatura umana non nell'immagine, ma nella realtà divina.

Oltre che simbolo e preparazione del rapporto con Dio, l'amore uomo-donna è il cardine dei valori sociali, morali e spirituali sulla terra, il fondamento della famiglia.

La caratteristica dell'amore è l'esclusione di una terza persona. La persona innamorata esige il completo possesso della persona amata. Nell'amore le varie emozioni sono contenute nell'ambito della persona amata e non resta che una scarsa inclinazione verso terzi.

L'amore crea il desiderio della presenza dell'amato, l'aspirazione a vivere insieme.
Nell'innamoramento vicendevole si verifica la mutua assimilazione degli interessi: i due tendono ad amare e rifiutare le stesse cose, hanno il bisogno di condividere tutto e desiderano di fondere quanto prima le loro esistenze nella vita in comune.

I due innamorati vogliono che il loro amore duri per sempre.
È chiaro l'orientamento naturale, quindi voluto da Dio, dell'amore verso il matrimonio, la fedeltà reciproca, la generazione ed educazione dei figli, il completamento spirituale reciproco.
Se questa attrazione non avesse per fine il matrimonio, perché dovrebbe bloccare così il cuore di una persona escludendo ogni altra?

Il matrimonio è la sola unione umana che abbia simili caratteristiche (cfr. Giovanni Martinetti, «Ragioni per credere oggi», Ed. Elle.Di.Ci., Torino 1991, pp. 268-270; 272-275).