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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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La Sacra Famiglia luminosa


Mentre Adelaide stava ammirando un bel fiore di sambuco, vide un puntino d'oro che scendeva dall'alto e si ingrandiva fino a scorgere in esso una bella Signora con Gesù Bambino in braccio e alla sua sinistra San Giuseppe. Le tre persone erano avvolte in tre cerchi ovali di luce.
La Sacra famiglia è apparsa sette volte a Ghiaie. Credo che sia l'unico caso nella storia delle apparizioni. La luce è il riflesso di Dio.
San Giovanni apostolo scrive: «Dio è luce e in lui non ci sono tenebre» (1 Gv 1, 5).

Gesù dice di sé: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8, 12).
Le apparizioni celesti spesso sono accompagnate dalla luce: la venuta della Vergine a Fatima, a Ghiaie, è preceduta da lampi o altri segni luminosi e seguita dai miracoli del sole.
Lucia di Fatima così descrive il primo incontro con la Madre di Dio: «Vedemmo una Signora vestita di bianco, più luminosa del sole, diffondere una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno d'acqua cristallina attraversato dai raggi del sole più ardente... eravamo così vicini che restavamo immersi nella luce che la circondava o che lei diffondeva... aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da essa usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce» (v. «Memorie», o. c., pp. 160-162).

Don Cesare Vitali

 

 


Don Cesare Vitali il parroco delle apparizioni

 

Dalla descrizione di Lucia appare che la luce che la Madonna emana è Dio stesso. E lei lo riflette e lo comunica alle anime così che esse si vedono in Dio, prendono contatto con lui. Come sempre, Maria porta a Dio, comunica Dio. E questo suo ufficio lo compie anche per mezzo delle apparizioni. Quelli che tendono a minimizzare o a negare il soprannaturale, spiegano ogni apparizione o miracolo secondo i loro pregiudizi e le loro paure, senza preoccuparsi di conoscere i fatti.
Dio ha creato gli uomini a sua immagine e somiglianza, in grado di dialogare e di entrare in comunione di vita con il Creatore (Gn 1, 27; 2, 7).
In particolare, dopo l'incarnazione, Dio è in mezzo a noi e con lui c'è Maria che, come afferma il Concilio Vaticano II, «con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo, ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata» (Lumen Gentium, n. 62).

La dottoressa Maggi, il 19 maggio, notò che Adelaide durante l'estasi teneva gli occhi semiaperti e sulla sclera proprio lungo l'asse visivo era visibile una netta linea di arrossamento della congiuntiva, che persistette oltre la visione con una particolare lucentezza del globo oculare.
Chiese alla piccola perché le bruciassero gli occhi ed essa pronta rispose: «È lo splendore della Madonna che mi fa bruciare gli occhi».