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La Famiglia e la Vita umana nel messaggio di Ghiaie

 

 


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Annunciata accoglie i pellegrini

nella sua casa


Per Annunciata quello fu il maggio più movimentato della sua vita.
Iniziò il lavoro di riordino e di abbellimento della sua casa il 20 marzo 1944 e lo terminò proprio il 13 maggio, quando iniziarono le apparizioni.
Qualcuno dirà: una combinazione? Ma non sono troppe le combinazioni in questa storia di Ghiaie?
Quando il 20 marzo Annunciata iniziò il lavoro pensò: se capita qualcosa di male alla mia famiglia o a quella di Enrico (il papà di Adelaide), non abbiamo degli ambienti in ordine allora voglio rendere più belle e decorose almeno le mie stanze. Infatti, avvenne che proprio le sue stanze servirono subito.
Adelaide riceveva le persone nella camera dei genitori di Annunciata, non nelle camere della sua famiglia.

La Famiglia di Adelaide Roncalli

La famiglia di Adelaide Roncalli, al tempo delle apparizioni


Annunciata disse: «Né loro, né io avevamo salotti o tinelli e neppure ingressi o corridoi; le cucine a pianterreno avevano gli usci che davano direttamente sul cortile».
Quando da Roma arrivò a Ghiaie un cardinale, Annunciata gli cedette la sua camera e lei passò la notte, assieme ad altri, in preghiera sul luogo delle apparizioni.
Essendo in tempo di guerra, spesso venivano soppressi i treni e i sacerdoti che restavano bloccati a Ghiaie cercavano alloggio, ma nessuno li ospitava. Era Annunciata che li accoglieva dando loro da mangiare e da dormire.

Annunciata disse: «Avevamo la casa piena di gente e non avevamo neanche una sedia libera per sederci. Di solito le persone entravano in casa di Adelaide per vederla e poi uscivano. Invece, la gente in casa mia si fermava e dovevo anche preparare da mangiare».
Annunciata era sincera, aperta all'azione dello Spirito di Dio. Coinvolta non per sua scelta nelle apparizioni, toccarono anche a lei offese gravi e calunnie. Tuttavia non ha mai abbandonato la figlioccia. L'ha seguita e confortata nell'ora dell'abbandono e del tradimento.

Nei primi mesi del mio lavoro per le apparizioni di Ghiaie, andai a trovarla nella sua casa a Fiorano al Serio (Bergamo). Vidi sul tavolo la foto di un sacerdote e le chiesi chi era. Mi rispose: «È mio figlio, don Gianangelo Gualdi, svolge il suo ministero sacerdotale in Belgio, tra gli italiani là emigrati».
Il Signore le ha dato la gioia di avere un figlio sacerdote.